rockitaly2.gif (2870 byte)

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

BLOOD SUCKER

genere: Hard 'n'Heavy

 

 

 

BIOGRAFIA :

 

Castelbelforte (MN) - Era il lontano autunno del 1996, quando il ventenne Riccardo Saccani ebbe l’idea di fondare una band hard rock. Va detto che se pur giovane non era certo alla sua prima esperienza musicale di gruppo. Fin da subito mise anima e cuore per la realizzazione del progetto, in primo luogo il nome: Blood Sucker; i più dicono che Riccardo S. diede al gruppo questo nome omaggiando i Deep Purple, uno dei suoi gruppi preferiti, In secondo luogo i componenti: ritrovo' il cantante, Riccardo Zenari , singer in tutte le band in cui precedentemente aveva militato , al basso Giuseppe Castaldo che portò con sé l’amico di infanzia: il chitarrista Andrea Donelli. A questo punto 4/5 del gruppo erano già pronti e gasati a tal punto che cominciarono da subito a suonare e a comporre i loro primi pezzi, ma mancava ancora un batterista di qualità, Riccardo Zenari infatti non avrebbe potuto portare avanti ancora per molto la doppia carriera di batterista/cantante. Dopo un brevissimo casting il ruolo di batterista fu assegnato a Mauro Gibertoni e fu questa forse la scelta cruciale che diede ai Blood Sucker una sorte completamente diversa rispetto a quella che era toccata a tutti i precedenti gruppi musicali della coppia Saccani Zenari.  

Bene, ora la band e' pronta per il rodaggio e fu in questo primo periodo che vennero alla luce perle come “No more greedy lady”, “Homicide to ride”, “Demon Lover”. Questi e alcuni altri pezzi furono inclusi nel primo demo dei Blood Sucker “From here to the white house” datato aprile 1997, però prima di entrare negli studi di registrazione, Andrea Donelli viene sostituito da Federico Adinolfi . Il primo anno per i Blood Sucker scorre veloce, portando continuamente nuova linfa vitale: durante il caldissimo ottobre del 1997 i dinque mantovani entrano di nuovo in studio per dare alla luce il loro secondo album “Difficult to forgive”, fanno parte di questa seconda release brani assai introspettivi ed originali come “Utopian Majesty”, “Satan’s flight”, “Untitled” e la stessa “Just listen”, che i super-appassionati hanno potuto ascoltare insieme a “No more greedy lady” su radio Base, emittente mantovana che nel dicembre dello stesso anno trasmise brani dei gruppi partecipanti al concorso Mantova Rock. 

Il 1998 segna la consacrazione della band, i Blood Sucker infatti cominciano a farsi conoscere suonando in giro per la provincia mantovana. Nella loro scaletta sono presenti oltre ai brani di propria produzione anche alcune cover di Deep Purple, Thin Lizzy, Jimi Hendrix, AC/DC, Black Sabbath, che la dicono lunga sul background musicale prettamente ‘70 dei cinque. Ma nel ’98 la rinascita del power metal in qualche modo ha intaccato anche l’anima hard rock dei Sucker e questa influenza la si può ben riconoscere ascoltanto il terzo demo del combo mantovano prodotto quell’estate : “Under my will”. Questo nuovo lavoro è stato oggetto di molte discussioni all’interno del gruppo, un po’ per la produzione non eccelsa, un po’ per l’esecuzione non impeccabile e poi per la nuova direzione musicale intrapresa. Infatti Saccani, Zenari e Gibertoni sono decisi a imboccare la via del metal classico anni ’80, mentre gli altri due sono desiderosi di rimanere ancorati nelle ruvide sonorità anni ’70. 

Fu così che nell’autunno si arrivò al primo clamoroso split e i Blood Sucker cambiano line up, Il successore di Giuseppe G. porta il nome di Alberto Ferrari, . I nuovi Blood Sucker si sentivano più forti e motivati che mai e fu da qui che ebbe inizio il loro periodo d’oro: per tre anni calpestarono molti palchi nelle provincie di Mantova, Verona e Reggio Emilia, vinsero due concorsi musicali, tra cui l’edizione 2001 del Rockastle e produssuro altri due cd: “Bloodrevenge” e “Foundations”. Il primo è un demo di tre canzoni targato 1999 in cui troviamo pezzi dal sapore maideniano più e più volte proposti dal vivo come “Blood still flows”, “The rolling crown” e “Last Day”, mentre il secondo è un concept album che parla della nascita e sviluppo della vita, in cui i Blood Sucker mescolano con efficacia vari elementi musicali. Fra le track principali del disco ricordiamo la ottantiana “Givers of  life”, la threshiosa “The mudman”, la powereggiante “Rich heart” e  l’epica “Eternity offerings”.

Nell’estate 2001 il ruolo di singer viene affidato a Andrea Cavallini chiamato a sostituire Riccardo Zenari  . Per i Sucker iniziò così un non breve periodo di transizione che terminò solamente nell’autunno 2003, quando Andrea Donelli decise di sua spontanea volontà di ritirarsi dalla scena musicale.

Attualmente i Blood Sucker stanno lavorando intensamente insieme al nuovo chitarrista Leonardo Freggi. Il livello tecnico del combo si è elevato molto da quel novembre del 1996, la vena compositiva pompa ancora come una volta, non resta che aspettare di vedere cosa combineranno su un palco questi cinque pazzi succhiatori di sangue!

 


 

DISCOGRAFIA :

 

1997 “From here to the white house” demo cd

1997 “Difficult to forgive” demo cd

1998 “Under my will” demo cd

1999 “Bloodrevenge” demo cd

2000 “Foundations” demo cd

 

 

 


 

LINE-UP :

 

Gibertoni Mauro alla batteria

Saccani Riccardo alla chitarra 

Freggi Leonardo alla chitarra

Ferrari Alberto al basso

Cavallini Andrea alla voce

 

 


 

b_audio.gif (1257 byte) Ascolta un brano in Real Audio.
b_cd.gif (1257 byte) Sono in vendita Demotape e/o CD.
La band è disponibile per concerti dal vivo.